Oggi più che mai, l’istruzione è una preoccupazione principale per ogni stato che vuole sopravvivere in un mondo così competitivo e globalizzato. Purtroppo, l’Italia non sta ottenendo buoni risultati nell’istruzione e il Monitor sull’Istruzione e la Formazione 2021 dell’Unione Europea è chiaro al riguardo: nel 2019, la maggior parte del budget per l’istruzione (76%) è stato utilizzato per pagare i dipendenti, una percentuale più alta rispetto alla media dell’Unione Europea (64%). Tuttavia, sono stati spesi meno fondi per l’acquisto di beni e servizi (10%) e per gli investimenti in beni patrimoniali (3%) rispetto alla media UE del 14% e del 7%, rispettivamente.
E’ necessario un cambiamento nel sistema dell’istruzione italiano. In particolare, vorrei discutere della qualità degli insegnanti, poiché ritengo che questo sia uno dei principali problemi in Italia.
- Circa la metà degli insegnanti in Italia, precisamente il 48%, ha 50 anni o più. Inoltre, quando c’è un posto vacante per una posizione di insegnamento a tempo indeterminato, viene prima offerto agli insegnanti che hanno già una posizione fissa, piuttosto che essere aperto a tutti i candidati. Questo significa che gli insegnanti più anziani, che sono nel sistema da più tempo, hanno un vantaggio nell’ottenere le posizioni più desiderabili. Il governo italiano sta attualmente cercando di aumentare il numero di posizioni di insegnamento a tempo indeterminato disponibili, ma questo sistema continua a causare una distribuzione non equa degli insegnanti più anziani nelle scuole. Questo è problematico poiché, in generale, gli insegnanti più anziani sono meno motivati rispetto ai loro colleghi più giovani e mancano delle competenze pedagogiche insegnate alle coorti più recenti di insegnanti. Questo sistema potrebbe influenzare negativamente i risultati degli studenti, poiché gli insegnanti meno motivati o privi delle più recenti competenze pedagogiche potrebbero essere meno efficaci nell’aiutare gli studenti ad apprendere e a raggiungere il successo. – Fonte CEPR
- In Italia, una percentuale elevata di insegnanti (27%) riporta di non aver mai ricevuto feedback nelle scuole, un dato significativamente superiore alla media OCSE (10%). Il feedback comunemente utilizzato nelle scuole italiane include l’analisi dei risultati scolastici e di classe, i risultati esterni degli studenti e l’osservazione dell’insegnamento in classe da parte dei supervisori. – Fonte OECD
- Il sistema salariale per gli insegnanti delle scuole primarie e secondarie è determinato da una scala salariale nazionale che tiene conto dell’anzianità e dell’esperienza dell’insegnante. Questa scala salariale è stabilita da accordi collettivi nazionali negoziati tra i sindacati degli insegnanti e il Ministero dell’Istruzione. In generale, gli insegnanti nelle scuole italiane ricevono uno stipendio mensile fisso, determinato dalla loro posizione nella scala salariale. La posizione nella scala salariale è determinata da fattori come il livello di istruzione, l’esperienza e le qualifiche dell’insegnante. Non esiste un sistema di “retribuzione variabile” basato sulle prestazioni degli insegnanti, almeno non a livello nazionale.
Questi sono, a mio avviso, i principali problemi relativi alla qualità degli insegnanti. Tuttavia, ritengo che il punto più importante sia la retribuzione variabile. È impensabile continuare a basare lo stipendio solo sulle ore lavorate. È necessario fare un passo avanti: considerare non più le ore lavorate ma il valore creato durante il lavoro. Questo concetto dovrebbe essere applicato a ogni lavoro (quando possibile).
La retribuzione basata sulle prestazioni per gli insegnanti è in fase di introduzione in molti paesi. Il motivo sottostante è che la retribuzione incentivante può motivare gli insegnanti a migliorare le loro prestazioni. Molti programmi sperimentali sono stati condotti per dimostrare l’efficacia della retribuzione incentivante: ad esempio, il programma sperimentale guidato da Victor Lavy in Israele, che offriva bonus agli insegnanti in base alle prestazioni delle loro classi negli esami di maturità in inglese e matematica, ha mostrato effetti sulla pedagogia e l’impegno degli insegnanti, sulla produttività degli insegnanti (misurata dai risultati degli studenti) e sull’etica di valutazione degli insegnanti. L’esperimento indica che gli incentivi retributivi basati sulle prestazioni possono influenzare positivamente i risultati degli studenti e la produttività degli insegnanti senza necessariamente indurre distorsioni comportamentali come la manipolazione dei punteggi dei test o pratiche di insegnamento finalizzate ai test. Tuttavia, è ancora necessario prevedere sanzioni e controlli per evitare questi problemi.
Un altro problema del sistema salariale dell’istruzione in Italia è che, come ho detto prima, la posizione nella scala salariale è determinata da fattori come il livello di istruzione, l’esperienza e le qualifiche dell’insegnante. In un articolo scritto da Eric A. Hanushek e Steven G. Rivkin, e pubblicato dalla Stanford University, gli autori sottolineano che né un master/magistrale né anni di esperienza aggiuntivi dopo i primi uno o due anni si traducono in un’efficacia didattica significativamente maggiore. Questo è sufficiente per mettere in discussione una struttura salariale come quella italiana. Infine, il fallimento delle caratteristiche quantificabili nel spiegare gran parte della variazione nell’efficacia degli insegnanti suggerisce che gli sforzi per aumentare la qualità dell’istruzione attraverso requisiti più stringenti per l’ingresso nella professione docente potrebbero essere gravemente fuorvianti, soprattutto perché potrebbero scoraggiare molti dall’entrare nella professione aumentando il costo per diventare insegnanti.
Non sto dicendo che non dovremmo tenere conto del livello di istruzione, dell’esperienza e delle qualifiche.
Un articolo di ricerca scritto da Charles T. Clotfelter, Helen F. Ladd, Jacob L. Vigdor e pubblicato dall’Università del Wisconsin mostra che certamente le credenziali degli insegnanti, in particolare la licenza e le certificazioni, influenzano i risultati degli studenti in modo sistematico, ma sottolinea che l’effetto di un anno aggiuntivo di esperienza è maggiore nei primi anni: oltre i primi cinque anni, l’esperienza aggiuntiva aggiunge poco all’efficacia. L’articolo di ricerca mostra anche che non vi è alcuna differenza tra gli insegnanti che hanno conseguito il master prima di entrare nella professione e quelli senza master.
Un altro problema, legato alla qualità degli insegnanti, è il sovraffollamento: molte aule in Italia sono sovraffollate, il che rende difficile per gli insegnanti prestare attenzione adeguata a tutti gli studenti e mantenere un ambiente di apprendimento efficace. Ridurre le dimensioni delle classi può aiutare gli insegnanti a fornire un’istruzione più personalizzata e di alta qualità.
La disponibilità limitata di risorse, come detto all’inizio, è anche un altro problema: molte scuole italiane non hanno accesso alle risorse necessarie per offrire un’istruzione di alta qualità. Questo può includere risorse tecnologiche, biblioteche e materiali didattici. L’accesso a risorse come tecnologia, materiali didattici e attrezzature può aiutare gli insegnanti a offrire un’istruzione di alta qualità. Pertanto, è importante fornire maggiori risorse per scuole e insegnanti.
Andrea Pimpini e’ un imprenditore digitale, fondatore di thegametv.it e cantautore italiano. Ha studiato “Innovation economics” e “Environmental economics” a CERGE-EI Foundation (joint venture tra l’Universita’ di Praga e l’Istituto di Economia della Repubblica Ceca), e’ uno studente di economia e management all’Universita’ di Pescara e, tra Settembre 2022 e Febbraio 2023, ha studiato all’Universita’ di Spalato (faculty of business, tourism and management).
Andrea si e’ fatto portavoce della campagna per l’abolizione dell’Esame di Maturita’ (per questo e’ stato intervistato da IlSole24Ore, Radio Capital, Studenti.it e tante altre testate giornalistiche nazionali).
Per quanto riguarda la musica, Andrea canta per la prima volta al Romics 2017 davanti a migliaia di spettatori, nel 2021 finisce in una classifica Billboard, nel 2022 viene intervistato da IlMessaggero, collabora con Soundreef per una campagna pubblicitaria a livello nazionale e, con il suo ultimo singolo inedito, viene trasmesso nei principali aeroporti e metropolitane d’Italia