CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO, LA MUSICA (ALTERNATIVA) CHE CELEBRA IL LAVORO: TUTTI GLI “INNI” AI LAVORATORI

Tutti “Uniti per un lavoro sicuro” a Piazza San Giovanni, che torna ad ospitare il Concertone del 1° maggio. Noemi ed Ermal Meta riconfermati al timone della manifestazione musicale –

Tutto pronto per l’edizione 2025 del Concertone della Festa del lavoro. L’evento nazionale sulla musica d’autore contemporanea che presenta al pubblico di giovani, i nuovi artisti emergenti nel panorama musicale italiano.

Dopo una sola edizione – quella del 2024 – al Circo Massimo, il Concertone dei lavoratori torna nella sua casa di sempre, in Piazza San Giovanni in Laterano a Roma. La conferma arriva dopo l’incontro tra i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil e i vertici Rai. La piazza – storica location della kermesse – è stata riaperta al pubblico dopo gli interventi di restyling per il Giubileo. Da qui la necessità di spostare l’evento al Circo Massimo per lo scorso anno. Scelta che fin da subito il sindaco della Capitale Gualtieri aveva definito come un unicum, rassicurando tutti quanti.

A presentare saranno nuovamente gli artisti Noemi ed Ermal Meta con le new entry BigMama e Vincenzo Schettini. Il professore star dei social si affiancherà ai tre conduttori nel corso delle lunghe ore in compagnia.

Sul palco, in ordine alfabetico, vedremo esibirsi (e qui l’accostamento di alcuni nomi vi strapperà un sorriso): Achille Lauro, Alfa, Andrea Cerrato, Anna and Vulkan, Anna Carol, Anna Castiglia, Arisa, Bambole di Pezza, Brunori Sas, Carl Brave, Centomilacarie, Dente, Ele A, Elodie, Eugenio in Via di Gioia, Federica Abbate, Franco126, Fulminacci, Gabry Ponte, Gaia, Gazzelle, Ghali, Giglio, Giorgia, Giorgio Poi, Giulia Mei, i Benvegnù, Il Mago del Gelato, I Patagarri, Joan Thiele, Legno & Gio Evan, Leo Gassmann, Luchè, Lucio Corsi, Mimì, Mondo Marcio, Orchestraccia ft. Mundial, Pierdavide Carone, Rocco Hunt, Senhit, Serena Brancale, Shablo con special guests, The Kolors, Tredici Pietro. Immancabili quindi i guys de l’Orchestraccia – che da sempre canta la cultura romana: la famigerata band dei simpatici “ragazzacci”, romani d’adozione, è ormai presenza fissa del Concertone!

Mentre per l’opening – il momento iniziale che vede l’entrata di cantautori sconosciuti ai più -, dalle 13:30 si avrà sul palco: Cyrus, Cosmonauti Borghesi, Joao Ratini, SOS – Save Our Souls, Vincenzo Capua e i tre vincitori del contest 1MNEXT CORDIO, DINìCHE e FELLOW per la sfida finale.

L’iniziativa a firma delle principali organizzazioni sindacali, porta come sempre la bandiera della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e, la tutela dei lavoratori. Slogan ufficiale scelto dai tre sindacati confederati è proprio, “Uniti per un lavoro sicuro”. Intanto, tra tanto parlare, sono diffuse le piaghe sociali ed economiche del precariato e del lavoro nero; con anche il conseguente aumento del numero di morti e di infortuni sul lavoro. Se il lavoro è dignità e rende tali, esso stesso dev’essere dignitoso. E per il fondamento della nostra Repubblica all’art.1 della Madre di tutte le leggi, venir meno a questo fondamento e non onorarlo, è di inaudità gravità.

Ma torniamo all’intrattenimento di questa giornata che vuole celebrare l’Uomo nobile… in musica! Come ogni festa che si rispetti.

Otre 50, quindi, gli artisti sul palco, per offrire uno spaccato contemporaneo della nuova scena musicale. Con l’auspicio che la musica che risuonerà per quest’anno sull’interminabile maxi concerto, sia orecchiabile e di livello; non facendo arrivare così, la pioggia a rovinare la kermesse canora giovanile: come era stato per lo scorso anno. “Il Concertone del Primo Maggio” è arrivato al suo 35esimo anno consecutivo. Nato nel 1990 da un’idea di Maurizio Illuminato (direttore artistico dell’epoca e patron – siciliano, di Catania), il Festival musicale nasce con lo spirito di portare sul palco della buona musica di protesta. Di protesta si, ma pur sempre comunque “buona musica”, per l’appunto.

Buona tregua – in compagnia della buona musica – a tutti i Lavoratori, nel nostro giorno!

Articolo a cura di Mariella Trapani

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