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Andrea Bertoni: dalla fibra alla digitalizzazione, un approccio pragmatico per la Valle d’Aosta

Intervista esclusiva con Andrea Bertoni, imprenditore e candidato alle prossime elezioni regionali in Valle d’Aosta. Oggi parliamo di digitalizzazione, valori politici e scelte strategiche di schieramento.


Parla spesso di “politica delle competenze”. Qual è la sua visione di questo approccio e come si traduce in proposte concrete per il futuro della Valle d’Aosta?

Riguardo alle proposte concrete le faccio un esempio: nella sede della mia azienda a Verrès, in una zona a vocazione artigianale ed industriale non arriva la fibra. La fibra passa sul marciapiede ma da anni non viene collegata alle unità immobiliari, quindi usiamo tutti una sim 5g per la connessione. E’ assurdo. I comunicati stampa ufficiali ci danno connessi alla fibra ma non corrisponde al vero. Chi ricopre quel ruolo (digitalizzazione) non è competente; chi l’ha nominato? Ognuno si prenda le proprie responsabilità.

Ha scelto di candidarsi con Fratelli d’Italia: quali aspetti del manifesto e dei valori del partito ritiene più utili per costruire lo sviluppo della regione?

Al primo posto metterei sicuramente la Sovranità popolare: l’Art 14 dello Statuto Speciale – legge costituzionale n. 4 del 26 febbraio 1948 recita: “Il territorio della Valle d’Aosta è posto fuori della linea doganale e costituisce zona franca”. Le modalità di attuazione di questa zona franca sono state demandate a successive leggi dello Stato, in accordo con la Regione. Mai come oggi abbiamo la possibilità concreta di attuarla, di concerto con il Governo Centrale, che ha già manifestato massima disponibilità al riguardo e con il quale abbiamo un rapporto privilegiato mai avuto prima d’ora.
Certamente aggiungo la tutela della famiglia e il ruolo centrale dei giovani.

Cosa risponde a chi vi accusa di essere troppo a destra? Semplici provocazioni o c’è qualcosa di vero?

Mi riconosco negli ideali conservatori e i valori di sicurezza e famiglia, punti fondamentali per me e per FDI. Provengo da una famiglia antifascista, per questo voglio essere molto chiaro: I nostri valori democratici sono stati negati dal fascismo. Non c’è spazio, in Fratelli d’Italia, per posizioni razziste o antisemite. Ho il mio più grande amico che è di sinistra, lo rispetto e lo stimo ma pretendo lo stesso per me. Alcuni candidati del mio gruppo hanno subito attacchi e minacce violente di vario tipo e sono stati tacciati di “Fascismo”. Il fascismo è finito 80 anni fa questo non è accettabile. Sono sempre pronto al confronto con tutte le forze politiche, ma non con chi, in mancanza di argomentazioni, ci accusa con violenza di estremismo.


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