SANREMO ’25, TUTTI GLI ESCLUSI: DAI GRANDI NOMI DELLA CANZONE ITALIANA, AI NUOVI BENIAMINI DELLA MUSICA

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Affezionati lettori di TheGameTV, oggi parliamo proprio di Tv. E lo facciamo parlando di Sanremo 2025, giunto ormai alla 75° edizione – imminente e ormai vicinissima!

A pochi giorni dall’annuncio in diretta tv, fatto da Carlo Conti (nuovo direttore artistico e presentatore della kermesse, ormai alle porte) su quali saranno i “Big” artisti in gara, vogliamo parlare anche degli esclusi.
“Degli assenti non si parla mai”, si sa!, ma in questo caso gli artisti non scelti per il Festival, sono più presenti che mai, ponendosi al centro del dibattito che lo riguarda: d’altronde lo spirito e la cifra di Sanremo sono sempre stati il dibattito pubblico e la critica; “Il Festival delle polemiche” non a caso spesso e volentieri appellato.

Ma vediamo chi sono gli altri, gli esclusi. Quest’anno i nomi lasciati fuori sono: Jalisse, Al Bano, Patty Pravo, Enrico Nigiotti, Ermal Meta, Boomdabash, Matteo Paolillo, Paolo Vallesi, Povia, Sal Da Vinci, Tommaso Paradiso, Virginio, Dani Faiv, Luchè, Shade, Aka 7Even, Alberto Urso, LDA, Petit, Mida, Alexia, Anna Tatangelo, Arisa, Chiara Galiazzo, Elettra Lamborghini, Irene Grandi, Mara Sattei, Myss Keta, Mietta, Paola & Chiara, Verdiana, Gabry Ponte, Eiffel 65, Gigi D’Agostino, Venerus, Benji & Fede, Matteo Romano, Matteo Bocelli, Nomadi, Aiello.
Nomi e scelte musicali non scelte queste, che spaziano dai grandi nomi della Canzone italiana, ai giovani talenti della musica – nuovi idoli e beniamini dei ragazzi, conosciuti ai più.

Tra i selezionati, invece, spiccano già i nomi di: Brunori Sas, Lucio Corsi, Sarah Toscano, Bresh e Tony Effe!: tutti cantanti che calcheranno per la prima volta il palco sanremese. Tra i veterani e vecchie glorie dell’Ariston, ritroviamo, invece, nomi come Massimo Ranieri, Marcella Bella e Giorgia.
Tutte partecipazioni che rappresentano un valore aggiunto e un plus alla manifestazione canora, con dei fiori all’occhiello; compensando anche le tante aspettative, delusioni, malcontenti, malumori e pronostici andati in fallo, riposti da molti.

Dobbiamo aspettare ancora un po’, invece, sui nomi che affiancheranno il conduttore per tutte le serate, e sugli ospiti che ci saranno (e della loro entità).

Di sicuro c’è, che “Non c’è Sanremo – che si rispetti – senza le polemiche”, che ricordiamo è a tutt’Oggi la più grande competizione canora e manifestazione televisiva e mediatica, oggetto di interesse dei mainstream, che abbiamo in Italia; resistendo al passare del tempo, rimanendo salda e ancorata, nonostante l’evoluzione e rivoluzione dei media, dei canali di comunicazione tutti e della tv stessa. Sicuramente grazie anche alle stesse polemiche che attirano e fanno engagement, mantenendo l’attenzione sempre alta su di sè. Ma dovuto anche al fatto che, Sanremo è stato capace negli anni di stare al passo coi tempi, di modernizzarsi, ponendosi come specchio e riflesso della società, vuoi o non vuoi; dando voce (più o meno) a tutti; per la sua capacità di rappresentarci tutti, portando sul palco i vizi e le virtù di ognuno, le peculiarità di ciascuno, i fenomeni sociali, le bandiere civili e i grandi temi dell’attualità, incastonandoli con la Musica. Proprio come accade in un teatro, infatti! E’ questo che ce lo fa, ancora, amare; che lo mantiene vivo e più attuale che mai.

Degli “inclusi”, invece, se ne parlerà ancora per molto e ci sarà ampio spazio per farlo: certi del successo che riscuoterà anche stavolta Sanremo!

Ma sarà lo stesso, così scontato e assicurato, degli scorsi e precedenti Festival, targati Amadeus? Riuscirà ad attrarre il grande successo di pubblico – nonchè di giovani, con grande sorpresa nelle ultime edizioni – di questi? https://www.google.com/url?sa=i&url=https%3A%2F%2Fwww.giltmagazine.it%2Fattualita%2Fsanremo-2025-carlo-conti-accende-lariston-tra-entusiasmi-e-polemiche%2F&psig=AOvVaw1xJMzTngyVP0S1RJfEELUJ&ust=1733477937360000&source=images&cd=vfe&opi=89978449&ved=0CBIQjRxqFwoTCICK0NyqkIoDFQAAAAAdAAAAABAE
Non ci resta che attendere e “stare a guardare” (noi spettatori e telespettatori, e non soltanto gli occhi dei riflettori): “Chi vivrà, vedrà!”. “Perchè Sanremo è Sanremo!”, come intonava la storica sigla dei Festival del grande Pippo Baudo. (Senza fare retorica, promozione o troppi fronzoli e cerimoniali alcuni).

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